Venerdì 20 Aprile

.. hai una vita interiore ricca e stimolante. Sei attratto dai misteri della psiche (inclusi quelli che hanno a che fare con il paranormale), della natura e di questi tuoi interessi potresti fare la tua professione. Non sempre le cose saranno facili: qualche volta dovrai superare delle difficoltà pratiche, ma la serenità non verrà mai meno e col tempo otterrai i riconoscimenti che ti spettano. In amore sei molto romantico e i tuoi sogni saranno coronati da un incontro felice.

IL TUO ANGELO CUSTODE

Il tuo angelo custode è Lelahel
Fa parte del Coro di Serafini
Si colloca dal 26° al 30° dell'Ariete
Il suo elemento è Fuoco
Il nome di Lelahel significa “Dio lodevole"
Il suo dono
Il dono dispensato da Lelahel è la LUCE.
La sua caratteristica
Lelahel dispone del potere venusiano di abbellire ogni cosa, grazie a lui, la persona potrà valorizzare la propria bellezza naturale, godere di buona salute, ottenere felicità in amore; ma anche fare buoni affari e intraprendere con successo una carriera artistica. Lelahel domina tutto ciò che riguarda la sfera sentimentale e quella della notorietà, delle scienze e della salute. Stimola la capacità di abbellire qualunque cosa e dona la creatività. Esalta il gusto per il bello e rende disponibili verso gli altri. Favorisce uno stile di vita sano, basato sulla pratica di attività sportiva costante e una dieta salutare.
Qualità di Lelahel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Lelahel sono ambizione e talento; illuminazione spirituale; lucidità e comprensione intuitiva di tutto, creatività, fedeltà agli ideali; capacità di rappacificare i contendenti, desiderio di guarire gli altri. L’angelo dona amore e concede ai suoi protetti rapida guarigione dalle malattie ma anche il dono di propiziare una guarigione o comprendere argomenti e materie normalmente ostici. 
L'angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Arédros e rappresenta
la stanchezza e la malattia. Causa ambizione smodata e presunzione. Ispira la tentazione di compiere atti illeciti pur di primeggiare sugli altri o arricchirsi. Fa perdere il senso della misura e dell'empatia.