Mercoledì 12 Dicembre

Jennifer Connelly

Chi la ricorda giovane aspirante ballerina nel capolavoro di Sergio Leone "C'era una volta in America" stenterà a riconoscerla. Eppure la fatalona che occhieggia in alcune foto di abbagliante malizia o la sveglia protagonista che ci guarda dai cartelloni di "The Hulk", è sempre lei, Jennifer Lynn Connelly: una donna, una metamorfosi. Cambiamento tanto più intrigante quanto il suo viso di stampo felino sembrerebbe così poco suscettibile di modifiche legate al tempo.
Ad ogni modo la bella Jennifer Connelly ha ben di essere fiera del suo portamento. Nata a New York il 12 dicembre 1970 è cresciuta nel quartiere di Brooklyn e già dall'età di dieci anni ha conosciuto croce e delizia dei set di spot pubblicitari, che ha girato in serie sfruttando la sua fisionomia davvero unica. Il padre Gerard, piccolo proprietario di un'industria tessile, aveva però come chiodo fisso la completezza degli studi per la figlia, anche se di certo non ha mai avuto alcuna intenzione di ostacolare la carriera della baby modella. Jennifer lo accontenterà senza troppi problemi: dopo aver frequentato la prestigiosa Saint Ann School, prenderà la laurea a Yale, per poi studiare recitazione con prestigiosi insegnanti.
Jennifer a quattordici anni era ormai sulla strada del cinema. Fu di passaggio anche in Italia, chiamata da Dario Argento per interpretare "Phoenomena". Il suo fascino etereo e disincarnato nel film fa da contrasto perfetto alle atmosfere morbose, decadenti ed allucinante create dal nostrano maestro del thriller. Era il 1984 e da lì a poco la vorrà anche Sergio Leone, come anticipato, per il ruolo della ballerina adolescente in "C'era una volta in America".
Altre pellicole come "Labyrinth" (con David Bowie) e "Hot spot" l'hanno nel frattempo vista impegnata senza grossi riscontri. Dopo il fallimento di "Rocketeer" (accanto a Bill Campbell, partner del momento anche nella vita privata), la sua carriera ha avuto nella metà degli anni '90 degli alti e bassi, per poi riprendersi grazie a pellicole come "Dark city", il bellissimo "Requiem for a dream" (inedito in Italia) e "Pollock".
La carriera di Jennifer Connelly ha però avuto un nuovo, inaspettato rilancio dopo l'apparizione in "A beautiful mind", che le ha fruttato l'Oscar come miglior attrice protagonista per il riuscito ritratto di Alicia Nash (nel film, la moglie del protagonista, il genio della matematica John Nash interpretato da Russell Crowe). Ora è una delle attrici più richieste negli States, chiamata per kolossal miliardari come è il caso dello strombazzato "Hulk" (2003).
Jennifer è appassionata di filosofia e pittura e per tenersi in forma pratica yoga e nuoto. Nel 1997 ha avuto il primo figlio dal fotografo David Dugan. Più tardi si è sposata con l'attore Paul Bettany, padre del secondo figlio.
Tra i suoi film degli anni 2000 ricordiamo "Dark Water" (2005), "Blood Diamonds" (2006, con Leonardo Di Caprio), "Inkheart" (2008, di Iain Softley), "Creation" (2009, di Jon Amiel). I suoi ultimi film: "Salvation Boulevard" (regia di George Ratliff , 2011), "Il dilemma" (The Dilemma, regia di Ron Howard, 2011), "Stuck in Love" (regia di Josh Boone, 2012).

UNA SUA FRASE
"Non so se succeda a tutte le mamme, ma quando vuoi bene ai tuoi figli, finisce che ti affezioni anche a quelli degli altri. Te ne accorgi quando sei al parco, dove tutte le madri prestano attenzione che ogni bambino non si faccia del male."