Giovedì 17 Agosto

Mogol

Giulio Rapetti, in arte Mogol, nasce il 17 agosto 1936 a Milano. Il suo nome rimarrà per sempre legato a quello di Lucio Battisti, molte delle cui canzoni sono considerate eterne rappresentanti della musica leggera italiana. Mogol è autore di numerosissimi testi, moltissimi successi, per la maggiorparte legati proprio alla musica di Lucio Battisti. Quando si parla della della cosiddetta professione di "paroliere" si pensa subito, quasi fosse un sinonimo, al nome di Mogol. E' alla fine del 1965 che avviene l'incontro con Lucio Battisti. Le prime canzoni realizzate insieme sono indirizzate soprattutto a gruppi e solisti beat: "Per una lira" (Ribelli), "Dolce di giorno" (Dik Dik), "Che importa a me" (Milena Cantù). Nel 1969, quando esplode il "fenomeno Lucio Battisti", i due autori si legano artisticamente in modo indissolubile creando una serie di inimitabili perle: "Acqua azzurra acqua chiara", "Mi ritorni in mente", "Fiori rosa fiori di pesco", "Emozioni" e "Pensieri e parole", sono tutti 45 giri che conquistano la vetta delle classifiche. Mogol, insieme al padre Mariano, Sandro Colombini, Franco Dal Dello e, successivamente, Lucio Battisti, fonda l'etichetta "Numero Uno". Il primo disco realizzato è il singolo "Questo folle sentimento" per un nuovo gruppo: la "Formula 3". Con la "Numero Uno" Mogol scrive con e per Lucio Battisti "La canzone del sole", "I giardini di marzo", "E penso a te", "Vento nel vento", "Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi", "Anche per te". Mogol e Battisti firmano anche canzoni indirizzate a gruppi e solisti appartenenti ad altre etichette: Equipe 84 ("29 settembre"), Dik Dik ("Vendo casa"), Mina ("Insieme", "Io e te da soli", "Amor mio", "La mente torna"), Patty Pravo ("Il paradiso", "Per te"), e diversi altri. Da "Umanamente uomo: il sogno" a "Una donna per amico", Mogol e Lucio Battisti raggiungono la punta estrema della loro creatività fino a concludere il loro sodalizio con l'album "Una giornata uggiosa", pubblicato nel 1980. Il dopo-Battisti vede Mogol al fianco di Riccardo Cocciante con il quale scrive l'album "Cervo a primavera" e il successivo "Cocciante"; poi nascono le collaborazioni con Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi, e, ultimo in ordine di tempo, Adriano Celentano.

UNA SUA FRASE
"Il filo che lega due persone deve essere molto elastico per non spezzarsi."