Si usano queste parole per indicare un’azione o un risultato non degni di particolari meriti ma che non si possono nemmeno considerare in modo negativo. L’origine è da ricercarsi in un passo della Divina Commedia di Dante Alighieri, che lo utilizzò nei confronti di coloro che occupano il girone degli ignavi. E’ quindi grazie al sommo poeta se oggi si utilizza questa espressione.